Maurizio Arnesano

1980
6 gennaio, Roma
Maurizio Arnesano, 19 anni, Guardia di Pubblica Sicurezza

Maurizio Arnesano nasce il 20 luglio 1960 a Carmiano in provincia di Lecce. Entra in Polizia nel 1978; dopo aver frequentato la Scuola Allievi di Vicenza, presta servizio presso la Questura di Roma.

Il 6 febbraio 1980, mentre è in servizio di vigilanza davanti all’Ambasciata del Libano a Roma, viene aggredito alle spalle da due terroristi di estrema destra appartenenti ai N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari), identificati poi in Valerio Fioravanti e Giorgio Vale.
I due terroristi cercano di impossessarsi del suo mitra Beretta M-12 con il quale stava prestando servizio. Nel corso della violenta colluttazione Fioravanti punta la pistola contro l’agente intimandogli di consegnargli la mitraglietta ma, quando Arnesano accenna una reazione, lo colpisce con tre pallottole al braccio per poi finirlo con altri quattro proiettili alla schiena mentre cerca riparo verso l’ingresso dell’Ambasciata.

Arnesano aveva appena mandato una sua fotografia con un biglietto alla famiglia: “Non vi preoccupate, sono ancora vivo”.

Il giorno seguente il presidente della Repubblica Sandro Pertini si reca a rendere omaggio alla salma dell’agente ucciso. I funerali si svolgono l’8 febbraio a Carmiano, paese natale di Arnesano.

Cristiano Fioravanti, fratello di Valerio, il 13 aprile 1981 dichiarerà al sostituto procuratore di Roma: “La mattina dell’omicidio di Arnesano, Valerio mi disse che un poliziotto gli avrebbe dato un mitra. Io, incredulo, chiesi a che prezzo ed egli mi rispose: ’gratuitamente’. Fece un sorriso e io capii”.

Non era certo un fatto usuale che i neofascisti sparassero a poliziotti e giudici, ma le giovani leve dell’eversione nera cominciano a far fuoco su divise e toghe proprio per rompere con la tradizione statalista e filogovernativa dei loro predecessori, per spazzare il campo da ogni stereotipo che consideri l’estrema destra e le strutture dello Stato repressivo, come Forze dell’Ordine e Magistratura, alleati naturali.

Valerio Fioravanti, l’assassino di Maurizio Arnesano, viene arrestato nel 1981 a Padova dopo essere stato ferito in un conflitto a fuoco con una pattuglia di Carabinieri, nel corso della quale due militari vengono uccisi.

Con sei sentenze della Corte d’Assise d’Appello, Fioravanti viene condannato per numerosi reati, tra cui terrorismo, furto e rapina, a 8 ergastoli e al carcere per complessivi 134 anni e 8 mesi, sconterà in tutto 26 anni di reclusione, compresi 5 di libertà vigilata. Sarà riconosciuto colpevole anche della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e complessivamente dell’omicidio di 93 persone. Dal luglio 1999 fruisce del regime di semilibertà con lavoro esterno presso l’associazione Nessuno tocchi Caino.

Fonti
Comune Cinisello Balsamo
Arnesano Maurizio
Wikipedia
Maurizio Arnesano


da Caduti Polizia di Stato

Da Comune Cinisello Balsamo