Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri

1987
14 febbraio, Roma
Rolando Lanari, 26 anni, assistente della Polizia di Stato
Giuseppe Scravaglieri, 23 anni, agente della Polizia di Stato

La strage di San valentino o di via Prati di Papa

L’agguato
Alle 8,45, un’auto del Reparto volanti della Polizia, la ’47’, di scorta ad un furgone postale, percorre via dei Prati di Papa in salita. La strada è stretta e chiusa da un terrapieno a destra e da un muro di recinzione di un cortile sinistra. Alla sua uscita, su via Borghesano Lucchese, viene costretta di traverso dai terroristi. La macchina, non avendo visuale libera, tampona il furgone postale. Solo il tempo di accorgersi di quello che sta succedendo e per i tre agenti a bordo non c’è nulla da fare. Vengono investiti dai proiettili sparati da pistole, mitragliette e fucili a pompa.

L’unità di polizia può solo tentare una reazione: Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri (di 26 e 23 anni) muoiono nel conflitto a fuoco, mentre Pasquale Parente (29 anni) rimane gravemente ferito. I brigatisti rubano un grande quantitativo di denaro: un miliardo e 150 milioni di lire. L’agguato ha compimento con una ferocia inaudita, simile a quella dell’agguato di Via Fani per il rapimento di Aldo Moro del 1978.

A colpo terminato, prima di far perdere le proprie tracce il gruppo armato spara raffiche di mitragliatrice sugli edifici circostanti per intimidire i residenti ed impedirgli di vedere, e testimoniare, la direzione presa dalle due auto in fuga. Una donna rimane ferita.

Nella cronaca del giorno seguente, sul quotidiano ‘La Repubblica’, si legge: “Una donna anziana, affacciata alla finestra di un palazzo di via Prati del Papa racconta: ‘Uno dei rapinatori si è avvicinato alla volante, proprio mentre il poliziotto che guidava stava provando a scendere; lui, l’ assassino, gli ha richiuso lo sportello con un calcio, e gli ha sparato addosso una raffica, a bruciapelo: una belva. E’ stato agghiacciante, non lo scorderò più”. Da una visuale ancora più ampia è il racconto di Pietro Agnoletti, un vetraio che abita in un appartamento che s’ affaccia su via Prati del Papa. “Li ho visti sparare come forsennati; non si poteva reagire. Uno dei tre poliziotti, quello seduto sul sedile posteriore (Pasquale Parente) è sceso dalla macchina, era ferito, zoppicava, si premeva le mani sulla pancia; qualcuno da una finestra gli ha indicato un punto dove poteva nascondersi, dietro il muro della rampa di un garage; si è accasciato proprio lì, mentre i terroristi già fuggivano con i sacchi presi dal furgone”.

La rivendicazione
L’assalto viene rivendicato, con una telefonata al quotidiano ‘La Repubblica’, dal Partito Comunista Combattente, affiancato alle Br.

Il processo
Il 24 settembre 2002 la Corte di cassazione condannò all’ergastolo 6 dei 9 brigatisti: Fabio Ravalli, Maria Cappello, Vincenza Vaccaro, Franco Grilli, Stefano Minguzzi e Tiziana Cherubini. La sentenza fu confermata il 25 maggio 2004

Fonti
Siulp.it
Roma 14 Febbraio 1987 – Assalto di via Prati di Papa
Wikipedia
Omicidio di via Prati di Papa

Approfondimenti
RomaToday
Marconi, commemorate le vittime delle Br: “35 anni dopo ancora ferita aperta nel quartiere”
Arvaliastoria.it
Caduti di Pietra Papa
Il Sudest
CRONACA Roma 14 febbraio 1987, il massacro di Via Prati di Papa

Video
TG1 da Italia Celere Facebook
Roma – 14 febbraio 1987. Repertorio TG1


Giuseppe Scravaglieri, da Caduti della Polizia di Stato

Rolando Lanari, da Caduti della Polizia di Stato

da Abitare a Roma