Roberto Ruffilli

1988
16 aprile, Forlì
Roberto Ruffilli, 51 anni, docente universitario – Senatore della Repubblica per la Democrazia Cristiana


da la Diga Civile

Le Brigate Rosse-Partito comunista combattente (BR-PCC)[3][4], il 16 aprile 1988 (proprio pochi giorni dopo la nascita del nuovo governo presieduto da De Mita, che Ruffilli aveva contribuito a creare), assassinarono Roberto Ruffilli. Appena rientrato nella sua casa forlivese da un convegno in città, Ruffilli fu sorpreso dai brigatisti Stefano Minguzzi e Franco Grilli, che travestiti da postini, suonarono alla porta della sua abitazione con la scusa di recapitargli un pacco postale; entrati nell’abitazione, lo condussero nel soggiorno, dove lo fecero inginocchiare accanto al divano per poi ucciderlo con tre colpi alla nuca. Gli esami balistici svelarono che con quella stessa arma si agì anche contro i due giovani militanti missini Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, assassinati il 7 gennaio 1978 nella cosiddetta Strage di Acca Larentia; contro l’ex sindaco di Firenze Lando Conti nel 1986; contro l’economista Ezio Tarantelli ucciso a a Roma nel 1985.

Dopo una telefonata al quotidiano la Repubblica, nel giorno stesso dell’assassinio, alle 10.40 del 21 aprile fu ritrovato, in un bar di via Torre Argentina a Roma, un volantinorivendicante l’uccisione, che esordiva così:

«Sabato 16 aprile un nucleo armato della nostra organizzazione ha giustiziato Roberto Ruffilli, […] uno dei migliori quadri politici della DC, l’uomo chiave del rinnovamento, vero e proprio cervello politico del progetto demitiano, teso ad aprire una nuova fase costituente, perno centrale del progetto di riformulazione delle regole del gioco, all’interno della complessiva rifunzionalizzazione dei poteri e degli apparati dello Stato. Ruffilli era altresì l’uomo di punta che ha guidato in questi ultimi anni la strategia democristiana sapendo concretamente ricucire, attraverso forzature e mediazioni, tutto l’arco delle forze politiche intorno a questo progetto, comprese le opposizioni istituzionali.
Firmato: Brigate Rosse per la costituzione del Partito Comunista Combattente»

Il 7 maggio venne rinvenuto il suo testamento. I suoi risparmi andarono per metà all’Università Cattolica di Milano, dove si era laureato, affinché venissero istituite borse di studio per giovani ricercatori nell’ambito delle scienze storiche e religiose, e per metà alla sua parrocchia. Le sue carte ed i suoi libri andarono all’allora istituenda Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, sede di Forlì, e sono conservati presso la Biblioteca Centrale Roberto Ruffilli.

Gli assassini furono condannati all’ergastolo.

Fonte
Wikipedia
Roberto Ruffilli

Approfondimenti
Fondazione Ruffilli
Volantino di rivendicazione
L’attentato al senatore Roberto Ruffilli
La Diga Civile
L’OMICIDIO DEL SENATORE ROBERTO RUFFILLI
La Repubblica
OMICIDIO RUFFILLI, NOVE ERGASTOLI

Video
Università Pubblica
Telefonata di rivendicazione per l’omicidio Ruffilli da parte delle BR-PCC
RaiPlay
Passato e PresenteRoberto Ruffilli ucciso dalle Br

La Diga Civile
RISORSE AUDIO E VIDEO SULL’OMICIDIO DEL SENATORE RUFFILLI

Sound
Radio radicale
Un ricordo del senatore democristiano Roberto Ruffilli assassinato dalle Brigate Rosse il 16 aprile 1988; Il dibattito sulle riforme istituzionali alla luce del pensiero di Roberto Ruffilli

Il Documentario
Fondazione Ruffilli
“Cittadino Ruffilli”


da La Diga Civile

da Il Secolo d’Italia

da La Stampa