Angelo Pistolesi

1977
28 dicembre, Roma
Angelo Pistolesi, 31 anni, impiegato Enel

Angelo Pistolesi, dipendente Enel, padre di famiglia, dirigente della sezione del Movimento Sociale Italiano del Portuense, viene assassinato con armi da fuoco da un killer ancora sconosciuto alle prime ore del giorno, all’ uscita di casa, mentre si recava al lavoro.
Tre furono le diverse rivendicazioni dell’omicidio: da parte delle Brigate Rosse, dei Nuclei Armati Proletari e dei Nuovi Partigiani. La rivendicazione più attendibile è quest’ultima.
Angelo Pistolesi è probabile bersaglio di una vendetta dell’antifascismo militante. Era stato, infatti, tra i militanti missini che avevano accompagnato Sandro Saccucci a tenere un comizio a Sezze Romano nel corso della campagna elettorale per le politiche del 1976. Una manifestazione finita tragicamente, con la contestazione degli antifascisti e con i missini che si fanno strada sparando per uscire dal paese. Bilancio degli scontri: un giovane comunista morto, Luigi De Rosa (Vedi scheda), un militante di Lotta continua ferito.
Il 3 marzo 1979 un altro partecipante agli scontri di Sezze, Miro Renzaglia scampa a un tentato agguato mortale: da allora vive con un proiettile in un polmone.
Nessuna condanna è stata emessa per questo omicidio.

Fonte
FascinAzione.it
28 dicembre 1977: i Nuovi Partigiani uccidono Angelo Pistolesi – FascinAzione.info

Approfondimento
Cheventochetira
IL CASO SACCUCCI E L’OMICIDIO DI PISTOLESI – CHE VENTO CHE TIRA


da Movimento Sociale Italiano

da La Fenice Europa