Carmelo Jaconis

1971
17 settembre, Reggio Calabria
Carmelo Jaconis, 25 anni, barista

Reggio Calabria è sconvolta da una nuova ondata di violenza: gli incidenti sono avvenuti sul ponte Calopinace, durante una manifestazione (non autorizzata) per commemorare l’autista Angelo Campanella, morto un anno prima durante gli incidenti della « battaglia » per il capoluogo.

Alle 19.20, un corteo muove dal rione “pescatori”; all’altezza di piazza Garibaldi i dimostranti incrociano la “celere” e cominciano a farla oggetto di lancio di pietre. Una colpisce a un piede il dirigente della Squadra Mobile Sabatino (quello che nel 1969 aveva guidato il blitz di Montalto), gli agenti rispondono con gli idranti e il corteo si disperde.
La scintilla, però, è sufficiente per rispolverare vecchie tecniche e allora sul ponte Calopinace e su via Galilei tornano le barricate. Cominciano gli scontri. Alle 20.15 in via Esperia, nella zona Nord di Reggio, una carica di tritolo scoppia davanti al cancello d’ingresso dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Sul Calopinace, intanto, l’intensità degli scontri sale pericolosamente. Si odono, a più riprese, rumori di colpi di pistola.
Alle 20.45 un giovane cade a terra nei pressi del Calopinace.
È un passante, ha 25 anni, si chiama Carmine Jaconis, è della provincia di Catanzaro ma lavora a Reggio, fa il banconista presso il più prestigioso bar della città, il Roof Garden. Ha in tasca la ricevuta per la prenotazione della sala da ricevimenti presso la quale, il 10 ottobre, avrebbe dovuto festeggiare il suo matrimonio.
Un uomo, che teneva un bambino per mano, un ufficiale e un agente di polizia, sempre secondo quanto ha dichiarato il questore, hanno soccorso Carmelo Jaconis, che è subito apparso in gravi condizioni.
Il giovane è stato adagiato su un’auto e trasportato all’ospedale civile; mentre veniva posto sul lettino del pronto soccorso, è morto.
Iaconis non era un guerrigliero. Era arrivato sul fondo del corso, a pochi metri dal ponte, per curiosare. Ce n’erano una quindicina come lui, volevano vedere come sarebbe finito il corteo non autorizzato che muoveva verso il centro.
Immediato il balletto delle accuse che, però, la Polizia rimanda al mittente. Dice il Questore Emilio Santillo:
Il civile è stato ucciso in circostanze che non lasciano dubbi di sorta: si trovava dall’altra parte del ponte dove erano attestati i reparti di polizia contro cui i dimostranti hanno fatto fuoco. E precisamente il giovane era accanto ad un uomo che teneva per mano un bambino, a pochi passi dal capitano Annunziata del reparto celere di Vibo Valentia e da altri tre agenti. L’uomo con il bambino ha detto subito che gli spari provenivano dai dimostranti.”

Fonti
Fascinazione.info
17 settembre 1971, Reggio C.: una pallottola vagante uccide un cameriere – FascinAzione.info
Strill.it
Memorie – Carmine Iaconis, vittima dimenticata della rivolta – strill.it
Galleria fotografica
da Repubblica
Cinquanta anni fa, la rivolta di Reggio Calabria – la Repubblica

I Moti di Reggio – Approfondimenti

Il Riformista
I moti di Reggio del 1970, quando la Calabria ridiventò una colonia – Il Riformista
Storia della rivolta di Reggio Calabria del 1970, altro che mafia… – Il Riformista
Archivio900
01. La Rivolta di Reggio Calabria − archivio900.it
RaiNews
Cinquanta anni fa i Moti di Reggio Calabria che infiammarono l’Italia – photogallery – Rai News
Beniculturali
Scheda di Luigi Ambrosi
La rivolta di Reggio Calabria (1970-1971)
ReggioToday
“Fu una rivolta spontanea e di popolo”: cinquanta anni fa i moti di Reggio Calabria |VIDEO
Video
RaiStoria-Viaggio In Italia – Calabria – Documentario
La rivolta di Reggio Calabria – Documentario
La Storia siamo noi – Rai
Reggio 1970. I giorni della rabbia. Rai La Storia Siamo Noi
IL FILM
Pier Paolo Pasolini – Reggio Calabria – Film
12 DICEMBRE – REGGIO CALABRIA di P. P. Pasolini // Film (1971)


da Reggio Today