Giuseppe Taliercio

1981
20 maggio, Mestre
Giuseppe Taliercio, 54 anni, ingegnere, Direttore del Petrolchimico di Marghera

All’inizio degli anni ottanta la situazione di conflittualità a Porto Marghera era molto elevata. Il 29 gennaio 1980 era stato ucciso Sergio Gori, vicedirettore dello stabilimento, e pochi mesi dopo, il 12 maggio, venne assassinato il commissario Alfredo Albanese, che seguiva le indagini dell’omicidio Gori. Le Brigate rosse ritenevano Taliercio responsabile delle morti sul lavoro verificatesi nel corso del suo operato manageriale.

Sequestro e assassinio
Taliercio venne rapito il 20 maggio 1981 da alcuni brigatisti della colonna veneta. Tre uomini in borghese e uno vestito da finanziere suonarono nella sua abitazione, dove era con moglie e figli, lo rinchiusero in una cassa e lo portarono via. Fu nascosto in un casolare nei dintorni di Udine. Dopo 46 giorni di prigionia, Antonio Savasta, considerato il capo dei brigatisti veneti, eseguì la sentenza sparando una ventina di colpi con due diverse pistole contro il baule in cui Taliercio era stato rinchiuso. Venne fatto ritrovare cadavere nelle vicinanze della Montedison, rinchiuso nel bagagliaio di una Fiat 128.

Durante la sua prigionia le Brigate Rosse non chiesero mai esplicitamente una contropartita per la sua liberazione. Francescutti, uno dei tre brigatisti autori del sequestro, disse: «Chi delle BR gestiva da Roma questo sequestro si aspettava che la controparte facesse delle offerte. L’idea di aver rapito un responsabile di un delitto sociale come le morti sul lavoro o l’inquinamento era come se ci desse il diritto di vita o morte». Alle BR però non vennero fatte offerte, e solamente vent’anni dopo un dirigente della Montedison affermerà che l’allora presidente Schimberni aveva dato carta bianca in caso servisse denaro per la liberazione di Taliercio. I risultati dell’autopsia rivelarono che Taliercio non aveva mangiato negli ultimi cinque giorni e che aveva un incisivo rotto alla radice, verosimilmente a causa di maltrattamenti; durante la prigionia, come poi emerse nel corso del processo, egli si era opposto alla collaborazione coi carcerieri.

Il funerale si svolse il 10 luglio del 1981 nella Chiesa parrocchiale di Marina di Carrara alla presenza del Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Processo
Antonio Savasta, membro delle Brigate Rosse, che confessò di essere stato l’autore dell’omicidio e divenne collaboratore di giustizia, grazie ad un forte sconto di pena fu condannato a 10 anni di carcere;il terrorista Cesare Di Lenardo ed i tre esecutori materiali del sequestro, Pietro Vanzi, Francesco Lo Bianco e Gianni Francescutti, vennero condannati all’ergastolo.

Fonte
Wikipedia
Giuseppe Taliercio

Approfondimenti
Famiglia Cristiana
LA FEDE NONOSTANTE TUTTO: L’ESEMPIO DI GIUSEPPE TALIERCIO, UCCISO DALLE BR
Ugo Maria Tassinari
5 luglio 1981. Le Br uccidono il prigioniero Giuseppe Taliercio

Video
CNEL
Giuseppe Taliercio
Rai
38 anni fa le BR uccidevano Giuseppe Taliercio


da Aiviter

da Famiglia Cristiana

da L’Espresso