Mauro Amato

1977
08 luglio, Roma
Mauro Amato, 21 anni, studente

Roma, quartiere Trastevere, 8 luglio 1977. Sono le ore 21:30 e la trattoria «Sora Assunta» è in piena attività lavorativa. Al centro della sala è in corso un banchetto di cinque persone. Tra i commensali c’è Domenico Velluto, 29 anni, guardia giurata. Accanto a lui Mauro Amato, studente di 21 anni che siede vicino alla fidanzata, Olga Mastri. A tavola con i ragazzi sono presenti anche il papà di Olga ed una zia della ragazza, la signora Maria.

La serenità dell’allegra tavolata viene interrotta dall’ingresso nel locale di un giovane alto e robusto con degli occhiali da sole. Avvicinatosi al gruppo, il ragazzo estrae una pistola ed esplode quattro colpi scatenando il panico generale. L’obiettivo era la guardia giurata ma a morire sotto gli occhi della fidanzata è invece il giovane Mauro Amato che si accascia sul tavolo in una pozza di sangue, mentre Olga cade al suolo esanime in preda ad uno svenimento.

Nonostante lo scambio di persona, l’omicidio viene ugualmente rivendicato dal gruppo «Lotta Armata Comunista» con una serie di minacce verso la guardia giurata. Domenico Velluto era stato appena assolto in tribunale per i fatti del 7 aprile 1976, quando sparò mortalmente ad un militante di sinistra, Mario Salvi, dopo che questi aveva lanciato delle bottiglie molotov contro la sede del Ministero di Grazia e Giustizia. Accusato di omicidio preterintenzionale, a Velluto era stato riconosciuto l’uso legittimo delle armi.

Fonte
https://www.facebook.com/gliannisettanta/photos/a.1341556485914152/1387097971360003/?type=3


da Spazio70