Raffaele Delcogliano e Aldo Iermano

1982
27 aprile, Napoli
Raffaele Delcogliano, 37 anni, assessore al lavoro della Regione Campania
Aldo Iermano, 44, dipendente regionale

Ufficialmente a sparare sono stati i Brigatisti del Partito della guerriglia. Un efferato duplice delitto per il quale sono arrivate anche le condanne. Quello che invece non è stato mai dimostrato, nonostante sia molto più che un’ipotesi, è che ad armare la mano dei terroristi sia stato un patto tra terrorismo, camorra e politica. Tra le poche certezze di questa storia tragica c’è che a morire sotto una violentissima raffica di piombo fu un uomo onesto e coraggioso e, con lui, il suo più fidato amico e collaboratore. Quell’uomo si chiamava Raffaele Delcogliano. Il suo fidato amico era Aldo Iermano. Tra di loro c’era un’amicizia antica e sincera, mai interrotta, fino all’ultimo respiro.

Raffaele era nato il 10 novembre del 1944. Campano di Benevento, aveva studiato Legge ed era diventato avvocato. Ma ad accompagnarlo era sempre stata una profonda passione per la politica. Un percorso che aveva intrapreso sin da giovane e che lo aveva portato a diventare ben presto Consigliere comunale del capoluogo sannita, unanimemente riconosciuto come l’astro nascente della politica beneventana.

Il 27 aprile del 1982

Il gruppo di fuoco dei Brigatisti del Partito della guerriglia aveva pianificato l’agguato sin nei minimi dettagli. Sembra anzi che, di agguati, i terroristi ne avessero programmati e tentati una decina sino a quel giorno, tutti falliti. Non l’ultimo, non quello del 27 aprile.

La sera prima Raffaele era ad una cena a Pietrelcina, insieme ad un gruppo di colleghi con i quali si trattenne sino a notte inoltrata, prima di rientrare a Benevento. E tuttavia, la mattina successiva, puntuale come sempre, Aldo Iermano – suo fidatissimo amico, autista e collaboratore – era passato a prendere. Insieme sarebbero andati in Regione, a Santa Lucia.

Da Benevento partì la telefonata che allertò la banda di terroristi in attesa a Napoli che l’Assessore era partito e che nono era solo. Intorno alle 10.00, l’Alfetta sulla quale viaggiavano Aldo e Raffaele raggiunse via Marina, in pieno centro, lungo lo stradone che costeggia l’area portuale della città. L’azione del gruppo di fuoco (ndr: Enzo Stoccoro, Emilio Manna, Annamaria Cotone e Natalia Ligas) fu decisa e determinata. Gli bloccarono il passaggio con una Fiat 128. Poi la pioggia di piombo. Per Aldo e Raffaele non ci fu scampo. Morirono entrambi trucidati dai proiettili dei terroristi.

La notizia fu un vero e proprio terremoto. L’uccisione di Delcogliano arrivava peraltro a un anno esatto dal rapimento dell’Assessore Ciro Cirillo, poi liberato grazie alla mediazione della camorra cutoliana. Quel legame tra terroristi, camorristi e ambienti politici era troppo evidente perché un’azione del genere fosse compiuta senza che i suoi responsabili ne dessero conto a nessuno. Ai funerali di Raffaele, a Benevento, parteciparono in tantissimi, comprese autorità civili, rappresentanti delle Istituzioni e i massimi esponenti della Democrazia Cristiana del tempo.

La vicenda giudiziaria
Le indagini immediatamente si indirizzarono negli ambienti del terrorismo di matrice politica. Le Brigate Rosse del Partito della guerriglia furono subito individuate quali responsabili di quell’azione di fuoco, come lo saranno anche delle morti, nel luglio 1982, del vice Questore Antonio Ammaturo e dell’agente Pasquale Paola.

Le sentenze arrivate qualche anno più tardi lo sanciranno in maniera definitiva. Di quel patto scellerato tra terrorismo, camorra e politica però nessuna traccia. Eppure Raffaele aveva messo le mani in quel mondo delicato e difficile del lavoro, per riformarlo, per chiedere che si facesse luce sull’uso distorto del denaro pubblico, per colpire proprio gli interessi della camorra, che anche lì faceva affari d’oro.

Fonte
Vivi.libera.it
Raffaele Delcogliano

Approfondimenti
Vivi Libera
Aldo Iermano
Ugo Maria Tassinari
27 aprile 1982: il Partito guerriglia uccide a Napoli l’assessore Delcogliano


Raffaele Delcogliano, da Aiviter

Aldo Iermano, da Aiviter

da TV7 Benevento

da Ugo Maria Tassinari