Riccardo Palma

1978
14 febbraio, Roma
Riccardo Palma, 62 anni, magistrato, Capo dell’ufficio edilizia penitenziaria della Direzione Generale degli Istituti di Prevenzione e Pena del Ministero della Giustizia

Siamo a Roma in via Forlì, a pochi passi dal Teatro delle Muse. È il 14 febbraio 1978. Riccardo Palma è uscito di casa e ha raggiunto la sua auto. All’improvviso una raffica di mitragliatrice leggera si abbatte su di lui. Muore colpito da diciassette proiettili. Più tardi, nel corso della stessa giornata, l’attentato fu rivendicato dalle Brigate Rosse con un comunicato diffuso in varie città, nel quale si attaccava il magistrato nella sua veste di capo dell’Ufficio ministeriale che si occupava di edilizia penitenziaria, sostenendo che stava perseguendo una «progettazione scientifica della distruzione totale dei comunisti e dei proletari detenuti attraverso l’applicazione nelle carceri delle più moderne tecniche sperimentate dall’imperialismo internazionale».
Ma chi era Riccardo Palma?
Giudice in Abruzzo prima, poi pubblico ministero a Roma, sostituto procuratore generale a Milano, Palma era direttore dell’Ufficio VIII della Direzione Generale degli Istituti di Prevenzione e Pena (l’attuale Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia) preposto alle pratiche di edilizia penitenziaria. Occuparsi di edilizia penitenziaria, di costi, di tempi, di collaudi dei lavori diveniva nel delirio brigatista occuparsi di “carceri speciali”, “essere servo delle multinazionali”.
Le successive indagini ricondussero la pianificazione e l’attuazione dell’attentato a membri della “colonna romana” delle BR. Si comprese come a compiere materialmente l’attentato fosse inizialmente previsto l’allora ventunenne terrorista Raimondo Etro, la cui identità fu celata per molti anni sotto il nome di “Carletto”. Fu appurato che in realtà a uccidere Palma fu Prospero Gallinari, sostituitosi a Etro all’ultimo momento. È stato sospettato di aver partecipato all’attentato anche il terrorista Alvaro Lojacono. Etro, arrestato nel giugno 1994, nel processo “Moro-quinquies”, iniziato nell’aula bunker del carcere di Rebibbia il 9 maggio 1995, fu imputato oltre che di concorso nel sequestro, nell’eccidio della scorta e nell’omicidio dell’onorevole Aldo Moro, anche di concorso nell’omicidio di Palma. Il 28 ottobre 1998, la prima Corte d’assise d’appello di Roma ha condannato Etro a 20 anni e 6 mesi di reclusione. Prospero Gallinari, condannato a varie pene, compresi tre ergastoli, per più omicidi nel corso degli anni di piombo, dopo essere stato dal 1996 agli arresti domiciliari per motivi di salute, è deceduto per cause naturali nel gennaio 2013.

Fonte
Robigreco
Si chiamava Riccardo Palma ed è stato ucciso dalle Brigate Rosse il 14 febbraio 1978

Video
Rai Play
https://www.raiplay.it/video/2021/10/La-Memoria—Magistrati-uccisi-da-mafie-e-terrorismo—Riccardo-Palma-e-Fedele-Calvosa—13102021-272944c1-75c8-4914-b064-d7f45e8be7d1.html


da Wikipedia