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Audio Discorsi Panella e Castrezzati

Gianni Panella

Di tutte le forze sociali e politiche democratiche, i sindacati hanno dichiarato per questa mattina sciopero generale. Tutti i partiti politici democratici sono presenti e hanno dato la loro adesione, l’Associazione Commercianti, Confederazione Esercenti, la Federazione dell’Artigianato bresciano, tutti i movimenti giovanili democratici, il mondo degli studenti. Compagni e lavoratori, cittadini bresciani questa imponente manifestazione testimonia la profonda coscienza democratica della popolazione bresciana. La strategia eversiva orchestrata dai gruppi neofascisti culminata nei drammatici avvenimenti di questi ultimi giorni trova in questa grande giornata di lotta una risposta ferma e decisa. Da troppo tempo nella nostra provincia avvengono scopertamente atti di provocazione fascista culminati spesso in veri e propri criminali attentati. I lavoratori Bresciani chiedono che si faccia piena luce e che si perseguono tutti responsabili fino ad arrivare ai mandanti ed ai finanziatori della trama nera. Questa trama nera si intreccia con la strategia della tensione che da alcuni anni il neofascismo porta avanti per sovvertire le istituzioni democratiche del nostro paese. Ma il movimento operaio e le forze politiche democratiche hanno saputo e sapranno respingere con fermezza questi tentativi autoritari. Anche oggi la nostra una risposta di lotta per affermare i valori della Costituzione nata dalla Resistenza, l’unità e gli strumenti di partecipazione democratica che la classe lavoratrice ha costruito, con le lotte di questi, anni sono un baluardo a difesa della libertà e della democrazia. Per questo anche il recente tentativo di introdurre elementi di divisione nel movimento sindacale è clamorosamente fallito il 12 maggio. Il paese può uscire dalla crisi affermando un modello affermativo alternativo di sviluppo economico fondato su radicali riforme di struttura e sullo sviluppo del mezzogiorno. Questa è la proposta politica del Movimento operaio. Uniti la sosteniamo con la lotta. Uniti diciamo no al fascismo. Compagni lavoratori a nome delle organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL ha la parola Franco Castrezzati.

Franco Castrezzati

Amici e compagni lavoratori, studenti. Siamo in piazza perché, in questi ultimi tempi, una serie di attentati di marca fascista ha posto la nostra città e la nostra città provincia all’attenzione preoccupata di tutte le forze antifasciste. E le preoccupazioni sono tante più acute ove si tenga conto che la macchina difensiva delle istituzioni democratiche della repubblica sia messa in moto solo dopo che alcune fortuite circostanze hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione eversiva ampiamente finanziata e dotata di mezzi micidiali sufficienti comunque a creare il terrore e sbandamento. Il drammatico episodio di Piazza Mercato ha imposto un colpo di acceleratore nelle indagini sulle trame nere. Sono così venuti alla luce uomini di primo piano, già legati alla Repubblica di Salò che hanno rapporti con gli attentatori di Piazza Fontana e del direttissimo Torino-Roma, con il disciolto gruppo di ordine nuovo risolto poi sotto la sigla di Ordine Nero, con le squadracce d’azione Mussolini e con il Movimento d’Azione Rivoluzionaria, con le organizzazioni “La Rosa dei Venti” e “Riscossa” e con lo stesso Movimento Sociale Italiano. Si scopre così un fortino alla periferia della città, una sorta di campo di addestramento messo a disposizione dall’ingegnere di Collebeato, ufficialmente povero in canna, ma in realtà accasato una villa principesca. Vengono pure alla luce bombe, ami, tritolo, esplosivi di ogni genere, perfino cannoncini, anche se rudimentali. Qualcosa di più di quanto non sappiano mettere insieme quattro ragazzini esaltati dalla droga di ideologie assurde, ai quali viene cinicamente affidata l’esecuzione di attentati che spesso falliscono e si ritorcono come boomerang contro gli inesperti bombardieri. Ci troviamo di fronte a trame intessute segretamente da chi ha mezzi ed obiettivi precisi. Si vogliono, cioè, sovvertire le istituzioni democratiche della nostra Repubblica nate dalla Resistenza. A questo fine si strumentalizzano i giovani, le loro menti vengono imbottite di droga che sconvolge ogni valore universalmente accolto. Così si attenta alla vita umana che è un diritto naturale, si innescano ordigni esplosivi contro le sedi di partiti, di sindacati, di cooperative col proposito di intimidire. Il propellente per queste imprese banditesche è ancora una volta l’ideologia fascista. All’insegna del nazionalismo e del razzismo, la Repubblica di Salò ha intruppato nelle brigate nere giovani, spesso ancora adolescenti, inviandoli alla carneficina mentre deliranti e farneticanti urlavano slogan insensati. Oggi ancora si insiste su questa strada approfittando dell’inesperienza; ed è così che i mandanti, i finanziatori dell’eversione possono seminare distruzione e morte senza scoprirsi, possono camuffare le loro trame con tinte diverse da quella nera, come avvenuto per l’attentato di Piazza Fontana o del treno Torino-Roma, oppure, come avviene in ogni parte del mondo quando si vogliono soffocare le aspirazioni di progresso, di giustizia e di democrazia dei popoli. i titoli dei giornali dell’immediato dopoguerra mettevano ripetutamente in evidenza che a pagare per le colpe, per i misfatti, per i crimini del Fascismo erano normalmente i meno responsabili. Gli stracci così venivano definiti punto ed è a me che sembra che la storia si ripeta e cioè che anche oggi si scavi, non si scavi in profondità, che non si affondi il bisturi risanatore fino alla radice del male. La nostra Costituzione, voi lo sapete, vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista; eppure il movimento sociale italiano vive e vegeta. Almirante, che con i suoi lugubri proclami in difesa degli ideali nefasti della Repubblica Sociale Italiana ordiva fucilazioni e ordinava spietate repressioni, oggi ha la possibilità di mostrarsi sui teleschermi come capo di un partito che è difficile collocare nell’arco antifascista e perciò costituzionale. A Milano…[SCOPPIO DELLA BOMBA]…

Fermi…..state fermi……compagni e amici state fermi…..calma….compagni e amici state fermi….state calmi….state all’interno della piazza….il servizio d’ordine faccia cordone…..intorno alla piazza…..state all’interno della piazza…all’interno della piazza….lavoratori state all’interno della piazza…il servizio d’ordine…state calmi…state calmi…state calmi…invitiamo tutti a portarsi sotto il palco….venite sotto il palco….lavoratori venite sotto il palco…il servizio dell’ordine…venite sotto il palco….lavoratori venite sotto il palco….state calmi…vi preghiamo di venire sotto il palco…lasciate posto alla croce bianca

Ascolta Ricorda Danza

ascolta

Sabato 27 gennaio dalle ore 14.45 alle ore 16.30 circa nel centro di Brescia.
percorso: piazzetta santa Maria in Calchera – piazza Tebaldo Brusato – piazzale Arnaldo – corso Magenta – piazza Benedetti Michelageli

Per la Giornata della Memoria gli appassionati di danze popolari e di musica klezmer animeranno il centro di Brescia con un percorso a tappe con musica e balli in piazza. Con questo momento di musica e danza per le vie del centro ricorderemo sia le vittime del nazifascismo ( zingari, ebrei, dissidenti, omosessuali, disabili, ecc.) sia in quegli uomini e quelle donne che in momenti così drammatici seppero dire no con le parole o con i fatti.

Colonna sonora di questo momento sarà la musica della Brescia Klezmer Orchestra diretta dal M° Angelo Baselli.
La musica Klezmer è sì musica della tradizione ebraica ma è nata dalla commistione di tante culture, dal mediterraneo ai Balcani, dall’occidente al levante: sabato 27 gennaio celebreremo con la musica e i balli la capacità di mescolare e integrare questi ingredienti culturali, sopravvissuti oggi all’interno del jazz e della danza di tanti popoli a dispetto chi ha tentato di annientarli.
Verrà anche suonata una dolcissima musica sefardita in omaggio al popolo marocchino e al suo re Mohammad V, che seppe opporsi alle leggi razziali e protesse i suoi sudditi di fede ebraica. Tutti i passanti potranno partecipare a questo momento di ricordo unendosi per mano e ballando con i ballerini dei diversi gruppi folk che parteciperanno e aiuteranno i meno esperti.
Partendo da Santa Maria in Calchera, passeremo in Piazza Tebaldo Brusato, poi in piazzale Arnaldo, proseguiremo in corso Magenta fino ai Giardini Oriana Fallaci e concluderemo davanti al Conservatorio. Ad ogni tappa verranno ballati e suonati due pezzi, all’ultima tappa verranno riproposte tutte le musiche che hanno segnato il percorso. I passanti e i curiosi che vorranno provarle avranno quindi più occasioni per seguirle e danzarle insieme ai ballerini dei vari gruppi folk di Brescia che partecipano alla manifestazione.

Il gruppo Ritminfolk presenterà la storia del popolo danese e del suo re Cristiano X e del re del Marocco Mohammad V venerdì 26 gennaio alle h. 18.00 presso la Tenda della pace di Rezzato (Via IV Novembre 85 – Giardino antistante Scuola Tito Speri) Verranno anche insegnate le tre danze che si balleranno il giorno seguente a Brescia per dare l’occasione al maggior numero possibile di persone di partecipare.

Ascolta Ricorda Danza è un’iniziativa nata spontaneamente dalla collaborazione del gruppo di danze popolari Ritminfolk con il clarinettista Angelo Baselli deiCidnewski Kapelye; a questa proposta hanno aderito i musicisti della Brescia Klezmer Orchestra (gruppo nato nell’ambito del laboratorio annuale sulla musica klezmer che si tiene presso la Scuola Popolare di Musica della Banda cittadina di Brescia) che saranno la colonna portante del percorso, e diversi gruppi di danze folk della zona, tra cui Giravoltati, Girovagando, Santacheballa, Sempreinballo, Tsambal.

Per informazioni:
Brescia Klezmer Orchestra: Angelo Baselli 3396727882
Ritminfolk: Giuliana 3407781096 Cecilia 3771823047

La Bicicletta di Bartali

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La Biblioteca di San Polo in collaborazione con Casa della Memoria
presentano in occasione della Giornata della Memoria

Oratorio San Luigi Gonzaga
Via Carpaccio 28 S.Polo Brescia
Venerdì 26 Gennaio 2018 ore 20,30

La Bicicletta di Bartali
un libro di Simone Dini Gandini
Una storia vera
Un episodio della vita di uno dei più importanti nomi del ciclismo di tutti i tempi,
Gino Bartali

Strage di Piazza Loggia: ergastoli confermati dalla Cassazione a Maggi e Tramonte

22 giugno 2'17
22 giugno 2’17
Strage di Piazza Loggia: ergastoli confermati dalla Cassazione a Maggi e Tramonte
invito-sentenza-2in Ricordo di

Giulietta Banzi Bazoli
Livia Bottardi Milani
Clementina Calzari Trebeschi
Alberto Trebeschi
Luigi Pinto
Euplo Natali
Bartolomeo Talenti
Vittorio Zambarda

e a tutti coloro che sono rimasti coinvolti in questo tragico evento.

Un ringraziamento particolare a familiari, magistratura, avvocati di parte civile, Cgil, Cisl, Uil, Istituzioni.
Si ringraziano inoltre tutte le Associazione e le persone che a vario titolo ci hanno affiancato in questi anni e si sono impegnate nel ricordo e nella ricerca della verità.

Indicazioni rassegna stampa 21 giugno 2017

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rassegna stampa Comune di Brescia
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per un approfondimento sull’iter giudiziario consultare il link

http://www.28maggio74.brescia.it/index.php?pagina=86

Festival della Pace – La Pace Positiva

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Lectio Magistralis di Johan Galtung (via Skype)
Università degli Studi di Brescia
Aula D1 Brixia del Dipartimento di Economia e Management
Via San Faustino 64 – Brescia

Martedì 23 Gennaio Ore 11.00
La Pace Positiva

Intervengono
Maurizio Tira – Rettore dell’Università degli Studi di Brescia
Erika Degortes – Cofondatrice Istituto Galtung per la teoria e la pratica per la pace
Presenta
Antonello Calore – Docente Università degli Studi di Brescia