1979
29 gennaio, Milano
Emilio Alessandrini, 36 anni, Magistrato
Sono circa le 8.30 del 29 gennaio 1979. Emilio Alessandrini, come ogni mattina ha appena lasciato suo figlio Marco alla scuola elementare di via Colletta. Pochi metri dopo, all’incrocio tra viale Umbria e via Muratori, fermo al semaforo viene raggiunto e colpito da un commando di Prima Linea.
Alessandrini ha solo 36 anni; un giudice ragazzino, si dirà più tardi.
E’ il primo magistrato ucciso a Milano.
Il gruppo terrorista è composto da cinque persone; due aprono il fuoco contro il magistrato: otto colpi, di cui due alla testa. Dagli atti del processo si scoprirà che quell’operazione, che segnerà ”una svolta” per il gruppo terroristico era prevista da tempo con il nome di “Operazione Alex”.
La prima rivendicazione arriva per telefono al quotidiano “La Repubblica”. Due giorni più tardi, nel volantino con il quale l’omicidio viene rivendicato dall’Organizzazione Comunista Combattente Prima Linea (Gruppo di fuoco Romano Tognini “Valerio”), Alessandrini viene dipinto come: “uno dei magistrati che maggiormente ha contribuito in questi anni a rendere efficiente la procura della repubblica di Milano” e come “…una delle figure centrali che il comando capitalistico usa…..come macchina militare e giudiziaria efficiente e come controllo dei comportamenti sociali e proletari sui quali intervenire”.
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Nella rivendicazione, Prima Linea precisò che era stato scelto Alessandrini per l’impegno che poneva nel rendere più moderna la struttura giudiziaria, e più in generale perché considerava i giudici «riformisti» più pericolosi di quelli «conservatori».
L’ideologo del gruppo, Roberto Rosso, per spiegare la scelta degli obiettivi, disse: «Alcuni di noi scelgono, a fronte di un ruolo che la magistratura assume, come cerniera fondamentale nella riaggregazione delle istituzioni e come istituzione che conosce profondamente la realtà sociale, per un compito di mediazione e di articolazione degli spazi di libertà, degli spazi sociali che essa si è assunta giocando un ruolo autonomo che ha all’interno di un quadro legislativo dato».
Il 30 gennaio, il giornalista Walter Tobagi, che sarà ucciso il 28 maggio dell’anno seguente dal gruppo terrorista di estrema sinistra Brigata XXVIII marzo, scrisse sul Corriere della Sera: «Sarà per quella faccia mite, da primo della classe che ci lascia copiare i compiti, sarà per il rigore che dimostra nelle inchieste, Alessandrini è il prototipo del magistrato di cui tutti si possono fidare; era un personaggio simbolo, rappresentava quella fascia di giudici progressisti, ma intransigenti, né falchi chiacchieroni, né colombe arrendevoli»
Fonti
CSM
Emilio Alessandrini
Wikipedia
Emilio Alessandrini
Approfondimenti
Treccani.it
Emilio Alessandrini
Associazione Magistrati
In ricordo di Emilio Alessandrini
Questione Giustizia.
Intervento di Edmondo Bruti Liberati
In ricordo di Emilio Alessandrini e Guido Galli
Diritto, Giustizia e Costituzione
Intervento di Adolfo Beria di Argentine
Le Giornate della Memoria – Pensieri sparsi. La memoria del male e Sami ModianoIl ricordo di Emilio Alessandrini con le parole di Adolfo Beria di Argentine
Ugo Maria Tassinari
Così Prima Linea uccise Emilio Alessandrini
Video
Rai Cultura
Ucciso a Milano il giudice Emilio Alessandrini
Rai Play
La Memoria – Magistrati uccisi da mafie e terrorismo – Emilio Alessandrini
La notte della Repubblica: Prima Linea
Rai News
40 anni fa l’omicidio del giudice Emilio Alessandrini
Sound
Loquis
Delitto Alessandrini in Viale Umbria
Rai Play Sound
Il Giudice Alessandrini
L’uomo
Gli Stati Generali
MARCO ALESSANDRINI: «EMILIO? NON SOLO UN PADRE, MA UN AMICO»
Rete8
Storie – Le Emozioni della Vita – Marco Alessandrini (19/03/2022)
Il Presidente Pertini al funerale del Giudice Alessandrini
da Portale Storico della Presidenza della Repubblica
Immagini
da Corriere della Sera
da Abruzzo Web
da Corriere Milano
da gNewsOnLine
da CSM