Casa della Memoria, in collaborazione con CGIL CISL e UIL, invita alla presentazione del libro a cura di Bianca Bardini e Nicola Rocchi
Piazza Loggia. Schegge di memoria 28 maggio 1974 28 maggio 2014
Asciugate il volto e urlate, urlate, urlate
questo scempio non può accadere
urlate la rabbia,
per tutti i giorni a venire,
conservatela intatta
la vostra rabbia, intatta,
la nostra rabbia, intatta.
Chiamateci per nome
dite le nostre cicatrici,
dite il colore dei capelli,
i sorrisi, i saluti, le mani,
non smettete di chiamarci
Dal libretto di “Il Sogno di una cosa”
Per tutto l’anno 2014, associazioni, organizzazioni, amministrazioni locali hanno proposto, in tanti modi diversi, iniziative tese a coinvolgere studenti, lavoratori, cittadini.Comune di Brescia e Provincia, dentro Casa della Memoria, hanno collaborato a dare riferimento, al fine di coordinare questo impegno ad offrire occasioni di conoscenza, riflessione e di incontro.
L’incontro degli studenti con il ministro della pubblica istruzione, Maria Chiara Carrozza, è stato l’apertura dei lavori del 40° anniversario.
La Fondazione del Teatro Grande ha commissionato “Il Sogno di una cosa” un’opera contemporanea di teatro musicale, un progetto artistico per riflettere sulla contemporaneità e le sue contraddizioni, una messa in scena della struggente fragilità della vita, della bellezza spezzata, del sogno interrotto. “Capolavoro” è il titolo della mostra allestita in Santa Giulia dalla Camera del Lavoro: a dire della centralità dei lavoratori nella difesa della democrazia e delle libertà, a cominciare da quella nei luoghi della produzione.
La presentazione della ricerca del Censis tra studenti e studentesse sulla memoria della storia ha dato riferimenti utili al lavoro di informazione e di educazione delle nuove generazioni attorno alle fragilità ed i doveri delle democrazia repubblicana.Il discorso tenuto da Gianni Petteni per i sindacati, nella Piazza del 28 Maggio, ha scandito a nette parole l’impegno senza soste, e fino alla fine, per avere verità e giustizia.
I Sindaci di Milano, Pisapia, di Bologna, Merola, e di Brescia, Del Bono hanno rimarcato il ruolo decisivo svolto, in quella fase storica, dalle città, per la tenuta democratica di contro ad una crisi di credibilità dello Stato.
Il cubo di grandi immagini in Piazza Rovetta, le foto in Largo Formentone, il muro di fiori portati in piazza da scolari e da famiglie, hanno dato spazio alla compassione e sollevato l’emozione del ricordo personale dell’impegno nelle lotte, tra passato e presente. Un francobollo delle Poste Italiane, creato per questa occasione, è diventato occasione per sostenere economicamente il Memoriale, che, da Piazza Loggia sale verso il Castello, dando nome a tutti i morti di violenza politica.
Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, ha chiuso le manifestazioni dell’anno, nel salone Vanvitelliano, rimarcando il sostegno alla richiesta di verità che, senza soste, unitariamente la città ha presentato.
Poi, nell’ambito, del Premio Bulloni, il Comune ha consegnato a Manlio Milani un Grosso d’Oro, quale riconoscimento dei suoi meriti quale presidente dell’Associazione dei Familiari vittime della strage, oltre che di Casa della Memoria.
Nel testo sono contenuti i ricordi dedicati al partigiano Lino Pedroni, presidente Onorario dell’ANPI provinciale Brescia e al Maestro Agostino Orizio, figure di rilievo della nostra città, che hanno sempre dedicato una grande sensibilità sul tema della strage e vicinanza a Casa della Memoria. Ricordiamo con partecipazione anche Renato Borsoni il quale ha donato una sua idea per la grafica del logo che ha segnato tutte le iniziative.
Si rivolge un sentito ringraziamento a tutti coloro che con passione, impegno e professionalità hanno reso possibili tutte le iniziative.
Lunedì 21 Maggio ore 18.00
Palazzo della Loggia