Luigi Calabresi

1972
17 maggio, Milano
Luigi Calabresi, 35 anni, commissario Capo di Pubblica Sicurezza

La mattina del 17 maggio del 1972 un commando uccise il commissario Luigi Calabresi davanti a casa sua a Milano. Calabresi – vice-responsabile della sezione politica alla questura di Milano – era ritenuto da alcuni responsabile della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato da una finestra del quarto piano della questura mentre era sottoposto a un interrogatorio per la strage di Piazza Fontana, in circostanze mai del tutto chiarite. Si scoprirà dopo che il commissario non sarebbe stato nemmeno presente nella stanza in quel momento. In quei giorni su diversi muri si leggeva ‘Calabresi assassino’ e Lotta Continua aveva pronunciato queste parole: “Questo marine dalla finestra facile dovrà rispondere di tutto. Gli siamo alle costole, ormai, ed è inutile che si dibatta come un bufalo inferocito […] Qualcuno potrebbe esigere la denuncia di Calabresi per falso in atto pubblico. Noi, che più modestamente di questi nemici del popolo vogliamo la morte”. Quella mattina Calabresi si stava dirigendo in questura. Da un’auto in sosta scese un uomo, gli si avvicinò e sparò due colpi di pistola – uno alla testa e uno alla schiena – prima di fuggire a bordo di una Fiat 125 dove lo attendeva un complice. Il giorno dopo, in un articolo su Lotta Continua si leggeva: “L’omicidio politico non è certo l’arma decisiva per l’emancipazione delle masse dal dominio capitalista così come l’azione armata clandestina non è certo la forma decisiva della lotta di classe nella fase che attraversiamo: ma queste considerazioni non possono assolutamente indurci a deplorare l’uccisione di Calabresi, un atto in cui gli sfruttati riconoscono la propria volontà di giustizia”.
Quando morì, Calabresi aveva 34 anni, due figli piccoli e la moglie era incinta del terzo. Ai suoi funerali parteciparono 200mila persone, ma per anni le indagini sull’omicidio non portarono a nulla. La svolta arrivò solo nel 1988 quando Leonardo Marino, ex militante di Lotta Continua, confessò di aver partecipato all’assassinio e fece i nomi di altre persone. Il 28 luglio del 1988 fu quindi arrestato insieme a Ovidio Bompressi, descritto come l’esecutore dell’omicidio, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri. Il processo fu lungo e complicato: il primo grado si concluse con la condanna di tutti e quattro gli imputati, che venne confermata in appello ma annullata con rinvio dalla Cassazione. A un’assoluzione si arrivò anche al termine del secondo appello, ma di nuovo la Cassazione annullò la sentenza e si celebrò un nuovo processo, che si concluse con una condanna per tutti tranne che per Marino, per cui era scattata la prescrizione. Nonostante le numerose richieste di revisione, il processo non è stato riaperto. Sofri ha scontato la pena, a Bompressi è stata concessa la grazia nei primi anni Duemila mentre Pietrostefani si è rifugiato in Francia. Di lui si è tornati a parlare il 28 aprile 2021, quando venne arrestato nell’ambito dell’operazione “Ombre rosse” insieme ad altri ex terroristi

Fonte

TG24Sky del 17 maggio 2022
https://tg24.sky.it/cronaca/2022/05/17/luigi-calabresi-omicidio

Approfondimenti

Wikipedia
Omicidio Calabresi – Wikipedia
Corriere della Sera, Aldo Cazzullo
Calabresi, il silenzio che pesa- Corriere.it

Video

“Luigi Calabresi e il senso di questi cinquant’anni”, il ricordo di Luigi Calabresi”, Ministero Giustizia, letture di Luca Zingaretti
“Luigi Calabresi e il senso di questi cinquant’anni”, il ricordo di Luigi Calabresi
Maremosso
Gemma Calabresi. La crepa e la luce. Intervista
La fuga di Logan
Morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli e omicidio del Commissario Luigi Calabresi
Rai teche
Luigi Calabresi Archivi
TG1
Speciale TG1 Il Delitto Calabresi e l’arresto di Sofri, Bompressi e Pietrostefani 7 09 1988

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L’omicidio Calabresi | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound


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